20 bambini di età compresa tra tre mesi e tre anni e i loro genitori. L’accesso al servizio è riservato all’utenza residente nei Comuni dell’Ambito. Esso è facilitato, semplificando al massimo la regolamentazione, prevedendo una semplice iscrizione. L’accesso è diretto, anche se una quota di bambini può essere selezionata sulla base della segnalazione dei servizi sociali, tra le famiglie che vivono situazioni di disagio ambientale, economico e comportamentale.
Il progetto educativo del servizio proposto si fonda sull’idea che sia importante, non solo ciò che risulta da un determinato procedimento didattico, quanto i processi mentali attivati dallo stesso, poiché è necessario sviluppare nei bambini quelle capacità, strategie di comportamento e di ricerca, capaci di favorire la costituzione dell’identità personale e la maturazione e lo sviluppo delle potenzialità intellettive. Esso si configura come scuola della ricerca, della comunicazione, della creatività, dove il bambino è soggetto attivo, impegnato a rapportarsi con la realtà, a costruire i suoi processi di conoscenza e di interazione con gli altri. Il servizio è organizzato con criteri di massima flessibilità ed è caratterizzato dal coinvolgimento attivo, accanto agli operatori, dei genitori o di altri adulti significativi, puntando, a partire dal loro protagonismo, a far leva sulle loro competenze e sulla collaborazione tra tutti i soggetti presenti. Gli orari ridotti rispetto ai servizi tradizionali, la mancanza della mensa e degli spazi per i riposini pomeridiani, la condivisione di responsabilità e compiti di cura tra educatori e famiglie che influisce nella definizione degli standard e dei rapporti numerici tra bambini ed educatori, consentono un notevole contenimento dei costi di attivazione e di gestione. Si ripropone quindi, un luogo in grado di offrire ai bambini un’esperienza ricca dal punto di vista delle opportunità di gioco e di incontro con i coetanei, che rappresenta la possibilità di esperire uno spazio fisico e psicologico autonomo dalle figure allevanti, un’occasione positiva di prima separazione sia per i bambini che per i genitori.
Del resto, la frequenza per poche ore non comporta una presa in carico globale dei processi di sviluppo e di apprendimento del bambino, pur fornendo un valido supporto ai genitori, alleviandoli del carico di cura per alcune ore al giorno e rassicurandoli nel momento del primo difficile impatto con la loro funzione genitoriale.