Servizi Socio-Educativi per la Prima Infanzia (0-3 anni)

Obiettivi

  • garantire una risposta flessibile e differenziata alle esigenze delle famiglie e dei bambini, con orari più ridotti rispetto ai servizi tradizionali;
  • coinvolgere attivamente i genitori e valorizzare l’esperienza ludica come strumento di crescita e conquista dell’autonomia dei bambini;
  • assicurare ai genitori uno spazio per il confronto e lo scambio di esperienze e garantire la possibilità di rivolgersi a degli esperti in modo da acquisire nuove competenze ed orientamenti educativi;
  • consentire la riflessione su come si diventa genitori, sul ruolo paterno, sulla nuova condivisione delle responsabilità tra madri e padri e sulla più equa ripartizione all’interno della coppia degli impegni di cura vero i figli;
  • consentire ai bambini la sperimentazione di precoci e significative esperienze di socializzazione e  di carattere ludico-pratiche, in grado di aiutarli nello sviluppo cognitivo ed affettivo;
  • sostenere, valorizzare ed integrare le capacità genitoriali, fornendo strumenti per affrontare le normali fasi di cambiamento ed  i momenti di crisi, in un’ottica di prevenzione;
  • facilitare la conciliazione delle responsabilità genitoriali, con la partecipazione al lavoro remunerato delle madri e dei padri, in un’ottica di pari opportunità e di prevenzione della vulnerabilità economica;
  • incentivare la solidarietà tra le famiglie e favorire l’integrazione tra esse, a prescindere dalle differenze socio-culturali ed etniche;
  • promuovere la diffusione di una cultura  dell’infanzia più matura, a partire dalla riflessione su come si diventa genitori, sul ruolo paterno, sulla nuova e più equa ripartizione all’interno della coppia degli impegni di cura vero i figli;
  • promuovere una cultura del gioco orientata al superamento delle consuete modalità di controllo culturale, nella differenza di genere;
  • potenziare nei bambini l’identità, l’espansione dell’autonomia e le competenze.

Tipologia di utenza

20 bambini di età compresa tra tre mesi e  tre anni e i loro genitori. L’accesso al servizio è riservato all’utenza residente nei Comuni dell’Ambito. Esso è facilitato, semplificando al massimo la regolamentazione, prevedendo una semplice iscrizione. L’accesso è diretto, anche se una quota di bambini può essere selezionata sulla base della segnalazione dei servizi sociali, tra le famiglie che vivono situazioni di disagio ambientale, economico e comportamentale.

Principali attività previste

Il progetto educativo del servizio proposto si fonda sull’idea che sia importante, non solo ciò che risulta da un determinato procedimento didattico, quanto i processi mentali attivati dallo stesso, poiché è necessario sviluppare nei bambini quelle capacità, strategie di comportamento e di ricerca, capaci di favorire la costituzione dell’identità personale e la maturazione e lo sviluppo delle potenzialità intellettive. Esso si configura come scuola della ricerca, della comunicazione, della creatività, dove il bambino è soggetto attivo, impegnato a rapportarsi con la realtà, a costruire i suoi processi di conoscenza e di interazione con gli altri. Il servizio è organizzato con criteri di massima flessibilità ed è caratterizzato dal coinvolgimento attivo, accanto agli operatori, dei genitori o di altri adulti significativi, puntando, a partire dal loro protagonismo, a far leva sulle loro competenze e sulla collaborazione tra tutti i soggetti presenti. Gli orari ridotti rispetto ai servizi tradizionali, la mancanza della mensa e degli spazi per i riposini pomeridiani, la condivisione di responsabilità e compiti di cura tra educatori e famiglie che influisce nella definizione degli standard e dei rapporti numerici tra bambini ed educatori, consentono un notevole contenimento dei costi di attivazione e di gestione. Si ripropone quindi, un luogo in grado di offrire ai bambini un’esperienza ricca dal punto di vista delle opportunità di gioco e di incontro con i coetanei, che rappresenta la possibilità di esperire uno spazio fisico e psicologico autonomo dalle figure allevanti, un’occasione positiva di prima separazione sia per i bambini che per i genitori.

Del resto, la frequenza per poche ore non comporta una presa in carico globale dei processi di sviluppo e di apprendimento del bambino, pur fornendo un valido supporto ai genitori, alleviandoli del carico di cura per alcune ore al giorno e rassicurandoli nel momento del primo difficile impatto con la loro funzione genitoriale.