Archivio News 2014

Le Confetture di Casa Lorena tra i prodotti della Legalità

Da Fondazione Pol.i.s.
Da Fondazione Pol.i.s.

Ieri mattina, presso la Sala Giunta di Palazzo Santa Lucia, il Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro ha presentato alla stampa i prodotti della Bottega dei Sapori e dei Saperi della Legalità di Libera, provenienti dai terreni confiscati alle mafie. Dai cesti natalizi di Libera ai "pacchi alla camorra" della RES - Rete di Economia Sociale - ed NCO - Nuovo Commercio Organizzato, dal caffè della cooperativa Lazzarelle, che impiega le detenute del carcere di Pozzuoli, alle confetture de Le Ghiottonerie di Casa Lorena, passando per i panettoni realizzati dai ragazzi dell'istituto penitenziario minorile di Nisida in collaborazione con la cooperativa CORE, tante sono state le esperienze di legalità protagoniste dell'iniziativa. Sono intervenuti il capo della Procura di Reggio Calabria Federico Cafiero de Raho, il procuratore vicario di Napoli Nunzio Fragliasso, il questore di Napoli Guido Marino, il presidente e il vicepresidente della Fondazione Polis, rispettivamente Paolo Siani e don Tonino Palmese, e il presidente del Comitato Scientifico della stessa Fondazione, Geppino Fiorenza. "L'attività realizzata dalle cooperative di giovani sui beni confiscati diffonde un grande messaggio, ovvero il passaggio dei nostri territori dall'illegalità alla legalità", ha evidenziato Caldoro. "Le Istituzioni fanno il loro dovere se contribuiscono a dare forza al valore, non solo simbolico, di questi prodotti, per questo invito tutti a recarsi in Bottega per acquistarli", ha aggiunto Caldoro. "Da parte nostra continuiamo a sostenere il lavoro della Fondazione Polis, garantendole i fondi necessari anche per il 2015, come fatto negli anni scorsi. La lotta al crimine ha registrato, grazie anche al lavoro di Magistratura e Forze dell'Ordine, importanti passi avanti nel corso degli ultimi anni, come ci è stato riconosciuto a livello europeo, soprattutto in merito alla legislazione antimafia", ha concluso Caldoro. "Se c'è una cosa che dà fastidio alle mafie è la sottrazione del maltolto", ha sottolineato Siani. "Il lavoro svolto dalle cooperative giovanili, lontano dai riflettori, è prezioso e testimonia che in Campania c'è la migliore antimafia sociale. Sulle nostre tavole nei prossimi giorni ci saranno i prodotti della Bottega, per dare ulteriore significato alle festività natalizie e per dimostrare che possiamo seriamente e concretamente combattere la criminalità organizzata". "Il pacco alla camorra e i prodotti della Bottega dimostrano la continuità della produttività dei beni confiscati", ha affermato il procuratore Cafiero de Raho, che ha contestualmente messo in risalto l'importanza di reimpiegare adeguatamente i fondi sottratti alle mafie. "Le mafie non vanno combattute ma abbattute e noi ce la possiamo fare", ha invece fatto notare il questore Marino, "Napoli è la capitale dell'anticamorra. Ce lo ricordano le nostre vittime e i loro familiari".Fragliasso ha invece legato la valorizzazione dei prodotti della confisca alla tutela del territorio, perché quest'ultima "significa contrasto alla criminalità e recupero della legalità". In conclusione, nel ricordare la consegna delle borse di studio ai familiari delle vittime innocenti della criminalità, avvenuta venerdì scorso nella sede della Fondazione Polis, è stato presentato il nuovoComitato Scientifico della stessa Fondazione, composto da 11 autorevoli rappresentanti della cultura e delle professioni della Campania: Geppino Fiorenza (presidente), Anna Baldry, Gianpaolo Capasso, Maurizio Cinque, Domenico Ciruzzi, Raffaele Felaco, Giacomo Lamberti, Ottavio Lucarelli, Sergio Moccia, Isaia Sales e Michele Scudiero.



Rassegna Stampa


0 Commenti

Diciamo NO alla finta democrazia partecipata del Governo Renzi


0 Commenti

Il primo «vocabolario sociale» sulla violenza contro le donne. Lessico familiare. Per un dizionario ragionato della violenza contro le donne.

«Il libro, con le sue numerose voci, apre a una visione sul fenomeno, fa intravedere quanto il percorso trentennale dei movimenti delle donne e dei centri antiviolenza, abbia costruito un linguaggio ed un sapere dai quali oggi non si può più prescindere» Anna Pramstrhaler

 

Le parole violenza di genere o femminicidio ormai ci sono familiari. Ma sappiamo usarle nella maniera più appropriata? Sappiamo comprendere quali sono i giusti contesti di applicazione? Quali sono le parole più corrette per descrivere la violenza contro le donne? Quali sono le categorie, i riferimenti teorici, le sfumature di significato e le traduzioni nelle principali lingue di uso internazionale?

 

Lessico familiare di Chiara Cretella e Inma Mora Sánchez è il primo dizionario ragionato sulla violenza contro le donne. Un libro/manuale/dizionario rivolto non solo al grande pubblico ma anche a quello specialistico che si prefigge di mappare il vocabolario usato, le categorie di pensiero, i riferimenti teorici e culturali, i dati e le fonti nazionali e internazionali che riguardano il tema. Uno strumento di lavoro utile a tutte le figure professionali che operano attorno a questo fenomeno e che costituisce un valido aiuto a chi voglia avvicinarsi allo studio di queste tematiche o apprendere categorie più ampie, utili in qualsiasi contesto della vita sociale e professionale.

 

Lessico Familiare, con le sue macrovoci, una bibliografia essenziale su ogni argomento e gli approfondimenti, vuole essere sia uno strumento di partenza che di divulgazione, con le ultime statistiche disponibili su scala mondiale e nazionale, i riferimenti bibliografici più significativi, i rimandi alle definizioni correlate, le macro-aree di riferimento dei concetti, le definizioni europee e degli organismi internazionali, le legislazioni imprescindibili da conoscere e citare.

 

Lessico familiare. Per un dizionario ragionato della violenza contro le donne diventa allora un valido strumento di conoscenza e divulgazione, per imparare e conoscere, dalla «A» alla «Z» tutte le parole per dirla.

Chiara Cretella
Assegnista di Ricerca, fa parte del CSGE-Centro studi sul genere e l’educazione dell’Università di Bologna. Collabora con la Casa delle donne per non subire violenza di Bologna per cui ha ideato e realizzato sei edizioni del Festival La violenza illustrata. Tra le sue aree di ricerca lo studio della violenza mediatica con particolare riferimento ai contesti educativi e l’evoluzione delle iconografie di genere nell’immaginario contemporaneo.
Inma Mora Sánchez

Laureata in giornalismo presso l’Universitat de Valencia ha svolto un master in Studi interdisciplinari di genere presso l’Universidad Autónoma de Madrid. Ha lavorato in Spagna e Uruguay sui temi della violenza di genere. Dal 2011 collabora con il Gruppo femicidio della Casa delle donne per non subire violenza di Bologna per cui si occupa della comunicazione online, che cura anche per D.i.Re-Donne in Rete contro la violenza.

 

Anna Pramstrhaler, che ha scritto la prefazione del libro, è cofondatrice della Casa delle donne per non subire violenza di Bologna. A lei va il «grazie» delle autrici e il «grazie» di Settenove per il sostegno e i buoni consigli giunti all’inizio del percorso della casa editrice.

 

Lessico familiare è l’ultima uscita di Settenove, casa editrice nata nel 2013 dedicata alla prevenzione della discriminazione e della violenza di genere.

 

Informazioni e contatti: info@settenove.it, stampa@settenove.it, +39 3333246535 www.settenove.it.


0 Commenti

Riflessione sulle violenze di genere a partire dalle donne


0 Commenti

25 novembre, Roma: Contrastare la violenza contro le donne, migliorare la qualità della loro vita

In occasione della Giornata Mondiale contro la Violenza alle donne, l’Associazione D.i.Re,Donne in Rete contro la violenza e il Dipartimento di Psicologia della Seconda Università degli Studidi Napoli, organizzano il Convegno Internazionale: Contrastare la violenza contro le donne, migliorare la qualità della loro vita [Stop gender based violence by improving women’s lives].


In un momento così critico per il nostro paese che ha approvato la Convenzione di Istanbul e sta lavorando da un anno all’elaborazione del nuovo Piano Nazionale antiviolenza, il Convegno, che si pone all’interno di una cornice culturale che richiede all’Italia come ad altri paesi dell’Unione Europea ed extraeuropea di affrontare la violenza con un approccio strutturale, intende promuovere una riflessione trasnazionale sulle strategie e sulle politiche di prevenzione e contrasto della violenza maschile a partire dal riconoscimento del ruolo strategico dei Centri antiviolenza delle donne.


Partendo dall’analisi delle cause strutturali della violenza contro le donne, dal peso del divario economico e della disomogenea distribuzione di risorse e potere tra uomini e donne nel corso della giornata di lavoro, saranno illustrati gli interventi posti in campo nei diversi paesi coinvolti per la promozione dell’empowerment delle donne. Saranno inoltre raccontate le buone prassi di inclusione, di inserimento nel mondo del lavoro ed accompagnamento all’autonomia per le donne vittime della violenza di genere, sperimentate anche in rete con il mondo delle imprese, come risposta possibile, concreta ed efficace per un reale contrasto alla violenza.


Quando: 25 novembre 2014

Orario: 9.00 – 16.30

Dove:  Senato della Repubblica, Palazzo Giustiniani, Sala Zuccari, Roma


Iscrizione: L’ingresso è libero ma i posti sono strettamente limitati ed è obbligatorio iscriversi per poter partecipare e accedere al Palazzo Giustiniani entro il 20 NOVEMBRE 2014


Scrivendo a: direcontrolaviolenza@women.it


Download
Scarica il programma del Convegno
ConvegnoROMA25nov2014-Contrastare_la-vio
Documento Adobe Acrobat 1.5 MB
Download
Scarica la locandina
ConvegnoROMA25nov2014Contrastare_la-viol
Formato JPG 595.7 KB


0 Commenti

La Polizia a difesa delle Donne


Saluti:


Giuseppe GUALTIERI  

Questore di Caserta

 

Intervengono:


Francesca GUARINO

Responsabile “Casa Lorena” - Casa delle Donne Contro la Violenza Cooperativa Sociale E.V.A.

La violenza alle donne:  Definizioni e numeri


Tiziana CARNEVALE

Associazione “SPAZIO DONNA”

Gli interventi sul territorio di contrasto alla violenza

 

Antonia LUPONE

Vice Dirigente Divisione Anticrimine  Caserta

Stalking: misure contro gli atti persecutori


Raffaella CAPASSO

Procuratore f.f. -  Procura  presso il Tribunale di Santa Maria C.V

La rete interistituzionale: la strada percorsa e gli obiettivi da perseguire

 

Rosa CIMMINO

Responsabile  Sezione  Reati contro la persona- minori- reati sessuali  

Quando la denuncia  funziona in difesa delle donne

 

 

Modera:  CLAUDIO COLUZZI


0 Commenti

Casa Fiorinda: Le tappe di un percorso - Seminario Conclusivo


Download
Casa Fiorinda: Le tappe di un percorso - Seminario Conclusivo
Casa Fiorinda - Le Tappe di Un Percorso
Documento Adobe Acrobat 3.0 MB

1 Commenti

D.i.Re tra le organizzazioni non governative dell’ONU

L’associazione nazionale D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza, ha ottenuto lo status consultivo nel Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC) e sarà iscritta all’anagrafe delle organizzazioni non governative dell’Onu.

 

Il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite ha tra i suoi vari scopi quello di aiutare gli Stati a raggiungere accordi per promuove il rispetto e l’osservanza dei diritti umani universali e la difesa dei diritti delle donne.

 

“Siamo onorate di avere ottenuto lo status consultivo nel Consiglio Economico Sociale delle Nazioni Unite – ha detto Titti Carrano, presidente D.i.Re – e ci impegneremo a collaborare per fornire rapporti sulla condizione delle donne in Italia, promuovere i loro diritti e contrastare le discriminazioni e la violenza maschile. Il 1° agosto è entrata in vigore la Convenzione di Istanbul e l’Italia dovrà dare prova di saper rispettare gli impegni presi a livello internazionale per contrastare la violenza maschile contro le donne perché l’affermazione dei dirittidelle donne non è ancora oggi un dato acquisito in Italia.”

 

 

D.i.Re rappresenta 67 centri antiviolenza che in Italia sono un osservatorio privilegiato sul fenomeno della violenza maschile alle donne. I Centri lavorano per sostenere le donne che subiscono violenza e verificano sul campo le difficoltà e gli ostacoli che le donne incontrano per conquistare autonomia, dignità e libertà. Il prestigioso riconoscimento ottenuto rafforzerà l’impegno dell’associazione nazionale D.i.Re per affermare i diritti delle donne e superare gli ostacoli che rallentano il processo di libertà delle donne nel nostro Paese.


0 Commenti

Convegno Conclusivo Progetto I.A.R.A.

Il 15 Aprile dalle ore 9,30 alle 13,30 al Teatro Garibaldi di S. Maria C. V. avrà luogo l'evento finale del progetto I.A.R.A. Interventi di Ampliamento della Rete Antiviolenza, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità- nell'ambito degli interventi finalizzati a rafforzare le azioni di prevenzione e contrasto al fenomeno della violenza contro le donne. Il progetto, realizzato dalla Cooperativa Sociale E.V.A. e dal Dipartimento di Psicologia della Seconda Università degli Studi di Napoli in partenariato con il Comune di Santa Maria Capua Vetere (capofila del progetto) e l’Asl CE ed in collaborazione con la Procura della Repubblica di S. Maria C.V, ha promosso l’ implementazione della rete territoriale costituita con gli attori istituzionali e non, attivi nel contrastare e prevenire la violenza contro le donne e minori tramite il “PROTOCOLLO DI INTESA IN TEMA DI MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA, ATTI PERSECUTORI, VIOLENZE SESSUALI, SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE E DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA”. Molteplici gli interventi attivati per incrementare le competenze specifiche degli operatori, incidere sulla diffusione delle informazioni, l’omogeneizzazione delle pratiche operative e l’utilizzo di strumenti efficaci ed innovativi, standardizzare i percorsi di protezione, sperimentare strategie efficaci per il reinserimento sociale e lavorativo delle vittime e per la ri-socializzazione e il recupero degli autori.


0 Commenti

Donne e Lavoro. Che Genere di Futuro?



0 Commenti

Donne libere dalla violenza



0 Commenti

Anci – D.i.Re: Presentate le linee guida per i servizi sociali in tema di violenza contro le donne

Sono state presentate il venti marzo nella sede nazionale dell’Anci, in Via dei Prefetti, 46 a Roma le Linee guida per l’intervento e la costruzione di rete tra i Servizi Sociali dei Comuni e i Centri Antiviolenza, che rappresentano il primo importante e concreto impegno del Protocollo d’Intesa sottoscritto il 16 maggio 2013 dall’ANCI e dall’Associazione Nazionale D.i.Re Donne in Rete contro la violenza.

 

Sono intervenuti Titti Carrano, presidente D.i.Re Donne in Rete, Alessandro Cosimi Sindaco di Livorno e coordinatore delle Anci regionali, Alessia De Paulis delegata Anci alle Pari Opportunità ed Anna Maria Zucca, consigliera regionale D.i.Re del Piemonte. Titti Carrano, presidente D.i.Re, ha posto l’accento sull’importanza del riconoscimento della violenza maschile contro le donne, che spesso viene confusa con il conflitto, e del lavoro di rete tra istituzioni e centri antiviolenza aderenti a D.i.Re. “Gli ostacoli nel collaborare, nel comunicare e nel condividere un’analisi di genere sulla violenza rappresentano un impedimento ad affrontare le situazione di violenza, le ingiustizie, i drammi e che rischiano di tramutarsi in un ulteriore danno nei confronti delle donne”. Ha aggiunto “questa guida vuole anche essere uno stimolo per ulteriori approfondimenti da svolgere a livello locale tra i Centri antiviolenza e i Servizi Sociali dei Comuni e per creare condivisioni di pratiche e di saperi utili per affrontare un problema diffuso e complesso come la violenza contro le donne”. Alessandro Cosimi, coordinatore delle Anci regionali, ha espresso grande apprezzamento per il protocollo di intesa siglato lo scorso anno si è assunto l’impegno di sollecitare i Comuni a sottoscriverlo per rafforzare il lavoro di rete con i centri antiviolenza e ha garantito “piena disponibilità delle Anci regionali ad affrontare il problema” “Abbiamo voluto focalizzare l’attenzione in particolare verso tutti quei Comuni che non presentano centri antiviolenza e non hanno strumenti adeguati per affrontare questo tipo di problematiche” – ha commentato Alessia de Paulis, delegata Anci alle Pari Opportunità, “In Abruzzo grazie alla collaborazione con la Regione, le Linee guida saranno stampate in un opuscolo che sarà distribuito a tutti i sindaci. Un contributo importante – ha concluso De Paulis – che speriamo si replichi in futuro anche nelle altre regioni”.

 

Le linee guida sono disponibili sui siti internet www.direcontrolaviolenza.it e www.anci.it e saranno diffuse e presentate in tantissimi Comuni italiani dall’associazione D.i.Re e le amministrazioni locali.

 

Comunicato Stampa D.i.Re


Download
Linee Guida per l'intervento e la costruzione di rete tra i Servizi Sociali dei Comuni e i Centri Antiviolenza
ANCI_DIRE_LINEE_-GUIDA_ASSISTENTI_SOCIAL
Documento Adobe Acrobat 3.0 MB

0 Commenti

Donne, Salute e Qualità della Vita

Nella seconda giornata dell'iniziativa "D.D. Donne e Diritti- Declinazione plurale", coordinata ed introdotta da Francesca Guarino, si è parlato di salute e qualità della vita a partire dalla presentazione del libro di Rosetta Papa "La ragazza con il piercing al naso. Donne al Sud della salute". Con l'autrice a conversare delle connessioni tra la fatica di essere donna e l'ammalarsi, si sono alternate le psichiatre Clara Gentili e Grazia Iaccarino che hanno raccontato nella loro esperienza l'incontro con il disagio mentale delle donne e le molteplici forme con cui si esprime; l'ostetrica Wanda Covre che ha richiamato le presenti, in particolare le più giovani, alla vigilanza consapevole dei luoghi del parto e al contrasto della medicalizzazione estrema della gravidanza; la psicoterapeuta  Ester Livia di Caprio che nella sua esperienza con le pazienti oncologiche ha sottolineato la violenza simbolica e psicologica di alcune pratiche chirurgiche. La giovane pallanuotista Simona Abbate ha animato la serata con una sferzata di energia ricordando il ruolo dello sport nella promozione del benessere e della qualità della vita e nel raggiungimento dei propri obiettivi. Le appassionate conclusioni di Rosetta Papa, che ha sollecitato nuove alleanze tra generazioni e nuova partecipazione per rifondare una sanità pubblica attenta ai bisogni e ai diritti delle donne, hanno dato alla serata una grande valenza politica.       



0 Commenti

Presentazione linee guida D.i.Re-Anci per i servizi sociali

Ufficio Stampa D.i.Re
Ufficio Stampa D.i.Re

0 Commenti

Donne tra rappresentanza e partecipazione

Grande partecipazione ed attenzione per la prima giornata del ciclo di workshop  organizzati dal Centro Antiviolenza Aradia in collaborazione con l’Amministrazione comunale di S.Maria C.V.  nell’ambito delle iniziative “Marzo Donna 2014. Donne e diritti- Declinazione Plurale”. Del tema più che mai attuale “Donne tra rappresentanza e partecipazione” hanno discusso donne impegnate nel mondo della ricerca, della politica, del lavoro sociale e dell’associazionismo. Nella splendida cornice del salone degli specchi, dopo i saluti  del Sindaco che, nonostante i numerosi impegni  istituzionali ha presieduto l’incontro sin quasi alle conclusioni, Roberto Pirro e Lella Palladino hanno introdotto il workshop sottolineando il valore dell’iniziativa co-gestita  quale buona prassi di sinergia tra pubblico e privato.  Stefania Pizzonia dell’Associazione Le Nove dopo un attento exursus sulle diverse tappe che hanno condotto le donne italiane agli attuali livelli di partecipazione ai processi decisionali e al mondo delle professioni,  ha proposto  un’analisi lucida della situazione dopo la bocciatura alla camera degli emendamenti sulla parità di genere. E’ stata poi Maria Luisa Chirico, docente universitaria della SUN, a parlare da esponente politico e da ex  amministratrice, mentre  Anna Sorrentino, ricercatrice della SUN, ha illustrato  l’esperienza del Corso “Donne, politica e istituzioni” organizzato dalla Seconda Università degli Studi di Napoli, su iniziativa del Dipartimento per le Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri  finalizzato a qualificare ed aumentare la presenza e la partecipazione delle donne nella vita attiva. Particolarmente articolato l’intervento di Camilla Sgambato che, nel riportare il suo approccio critico alla questione delle quote rosa, ha sostenuto l’importanza delle preferenze quale veicolo di reale riconoscimento del valore delle donne che si propongono in politica, sottolineando l’importanza dei processi educativi nella formazione delle nuove generazioni. Ed è stato proprio lo splendido intervento della più giovani delle relatrici, Cristina Perfetto,  con il suo entusiasmo, la sua voglia di fare, la consapevolezza dei suoi bisogni e delle sue capacitàa rappresentare il momento più intenso ed emozionante della serata, preludio agli  interessanti  i contributi delle rappresentanti dell’associazionismo che nel passaggio sentito e accorato di Lina Salamiti , nelle parole chiare di Gabriella Amato e nel  denso intervento di Mariella Uccella, hanno operato un richiamo ai valori della partecipazione e dell’impegno per il bene comune a partire dalle singole esperienze maturate. Le conclusioni di Roberto Pirro hanno  suggellato un bel pomeriggio di confronto e di scambio e ricordato il nuovo appuntamento di Giovedì 20 Marzo con il secondo workshop “Donne, salute e qualità della vita”. 



0 Commenti

Marzo Donna Santa Maria Capua Vetere 2014: il Programma

Marzo Donna 2014

0 Commenti

Terminato il percorso di formazione del Progetto I.A.R.A.

Scarica i Materiali!
Scarica i Materiali!

L'ultima sessione del Percorso di Formazione congiunto per operatori sociali, sanitari e di giustizia, promosso nell'ambito del Progetto I.A.R.A., è stata introdotta dagli interventi del Procuratore della Repubblica Corrado Lembo, del Questore Giuseppe Gualtieri, del Comandante Provinciale dei Carabinieri Giancarlo Scafuri, del Direttore Generale dell'ASL Caserta Paolo Menduni, del Referente del Comune di Santa Maria Capua Vetere, Capofila del Progetto I.A.R.A., Dr. Roberto Pirro. Il percorso organizzato in stretta sinergia con la Procura della Repubblica oltre a rinforzare le competenze specifiche dei numerosi operatori coinvolti, ad aggiornarli rispetto alle recenti normative adottate, ha evidenziato le criticità della rete permanente tra i vari attori territoriali, i bisogni degli operatori e gli interventi da attivare per la piena attuazione del Protocollo di intesa in tema di    maltrattamenti in famiglia, atti persecutori, violenze sessuali, sfruttamento della prostituzione e dell’immigrazione clandestina. Per raccogliere ulteriori sollecitazioni saranno attivati successivi incontri circoscritti ai livelli territoriali di distretto per ridefinire le risorse e co-progettare le procedure di invio, segnalazione ed attivazione della rete attraverso  focus group al termine dei quali, con la regia della procura, ridisegnare l’applicazione del protocollo e pianificare approfondimenti formativi futuri. Tutto confluirà in un evento finale previsto per fine Aprile nel quale saranno distribuiti gli attestati di frequenza.  

È possibile scaricare i materiali nella Sezione dedicata


1 Commenti